Gli studi di neuropsicologia riguardo agli effetti del cioccolato e dei suoi effetti…
…sul cuore, sull’umore e sulla vita sessuale.
Abbiamo intervistato Giovanni Spinarelli, un giovane psicologo esperto in Psicologia Cognitiva.
Sulle proprietà del cioccolato si sono focalizzati diversi studi in diversi settori, in particolare nell’ambito della medicina e della neuropsicologia, con interessi che vanno dagli effetti sul sistema cardiovascolare e sul tono dell’umore fino alle sue presunte proprietà afrodisiache. I risultati di queste ricerche sono vari e a volte controversi, per cui è possibile trovare studi che enfatizzano le capacità benefiche del cacao e altri che pongono maggiore attenzione su aspetti quali l’obesità e la dipendenza. La verità spesso è nel mezzo, per cui nonostante il cioccolato presenti delle qualità positive sotto vari aspetti, a partire dal piacere in sé nel gustare del buon cioccolato, come per la maggior parte delle sostanze è sempre meglio non abusarne!
Quali sono gli elementi da considerare? Si tratta delle sostanze contenute nella polvere, oppure nel burro di cacao? Si tratta invece degli zuccheri solitamente associato al cioccolato?
Il cacao contiene diversi elementi in grado di interagire con le cellule del sistema nervoso, come la fenilalanina, la teobromina e il triptofano. Ciascuna di queste molecole è responsabile di determinati effetti a livello biochimico che si manifestano in modificazioni di carattere neurobiologico quali l’innalzameno del tono dell’umore, l’attivazione di alcune funzioni mentali, l’alleviamento della sensazione di fatica. Sono dunque queste sostanze, contenute nei semi di cacao, ad essere le principali responsabili degli effetti psicoattivi del cioccolato.
Attenzione però, che generalmente i risultati di questi studi tendono ad essere limitati o inconcludenti, soprattutto per questioni di carattere metodologico… ciò non toglie che sicuramente qualcosa di positivo si trova!
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