Le forme del cioccolato: in polvere, spalmabili, da bere…
Nessuno nasce imparato. Giusto? Anche noi quando abbiamo iniziato AutoreChocolate ci siamo trovati di fronte a situazioni e problemi che nessuno ci aveva spiegato prima. A volte ci sentiamo del tutto ignoranti, altre volte ci sentiamo persi di fronte alle mille cose da fare e alle mille strade che potremmo prendere. La lezione è: se vuoi essere migliore in qualche cosa, inizia oggi e non fermarti mai, ma prima studia la materia.
Questo è un altro post dedicato ai tipi di cioccolato che puoi trovare in commercio. Potrebbe sembrare cosa ovvia, ma questo è il modo per rivedere cose che forse già sai e per poter classificare nelle tua mente e approfondirle.
Detto ciò, basta una buona dose di curiosità: andiamo a studiare le forme del cioccolato, cibo tanto versatile.
Cacao in polvere
La vera anima del cioccolato, l’origine del suo sapore, odore e colore. Deriva dai semi di cacao dopo averne estratto il burro.
Parlando del colore c’è da dire che inizialmente è marrone chiaro, ma viene successivamente sottoposto al processo di alcalinizzazione che ne modifica il livello di Ph per renderlo adatto all’utilizzo alimentare, addolcirlo e ne scurirne il colore, inoltre questo processo rende la polvere di cacao più adatta alla soluzione in un liquido.
Cioccolato in polvere
Probabilmente lo conosci benissimo, quindi giusto un paio di parole. Molti di noi sono cresciuti bevendolo con il latte a colazione o a merenda. Solitamente ci mettono il cacao in polvere, latte disidratato, emulsionanti e variamente aggiungono cereali e vitamine. E naturalmente zucchero.
Spalmabili
Eviteremo di menzionare il marchio più famoso fra i cioccolati spalmabili. In generale hanno una gran fortuna commerciale.
L’origine artigianale è la “ganache”, un preparato di pasticceria fatto cioccolato scuro e panna montati con sapienza. Gli spalmabili hanno una bassa percentuale di cacao (meno del 10%), ma tanto zucchero, olii e frutta secca come le nocciole e poi gli emulsionanti necessari per evitare che gli ingredienti si separino. Il nostro suggerimento è quello di controllare la tipologia degli olii utilizzati per la preparazione dato che spesso sono di scarsa qualità, economici e non del tutto salutari.
Praline
O anche “cioccolatini”. Noi usiamo la parola “Pralina”, che viene dal francese e indica prodotti più fini e ricercati dei cioccolatini. Di base sono fatti di frutta secca, ricoperta di caramello e poi di cioccolato e hanno le dimensioni di un piccolo biscotto. In realtà le varietà sono infinite: cremini, gianduiotti, ripieni… Ad esempio durante la nostra ultima partecipazione al’evento SlowFood & TerraMadre abbiamo conosciuto e provato dei cioccolatini con salsa di soia fatti a Taiwan. Buonissimi!
Da parte nostra ci piace conservare il forte legame con la tradizione e con il territorio, ecco perché le nostre praline raccontano il meridione d’Italia in alcune delle sue eccellenze.
Bevande alcoliche
I liquori al cioccolato hanno una gradazione attorno al 25°, ma dipende. Possono provenire dalla macerazione delle fave di cacao o dalla miscelazione di cioccolato con panna, zucchero e aromi. Si usano per accompagnare i dessert.
photo: Jeon Han
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